Open Hub Med: il primo polo tecnologico neutrale del Mediterraneo

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5 OTTOBRE 2016
WOW Open Hub Med

Risparmio energetico e possibilità di evolvere nel tempo sono i requisiti base richiesti da Open Hub Med alla società di ingegneria integrata In-Site incaricata per la progettazione del data center del polo tecnologico neutrale, aperto a tutti gli operatori del Mediterraneo con l’obiettivo di migliorare lo scambio del traffico Internet in Europa.

I Data Center sono i super-luoghi dell’era digitale, vere e proprie fortezze tecnologiche che, come magneti, attraggono e concentrano enormi quantità di dati.

Open Hub Med è un consorzio creato per offrire agli operatori di telecomunicazioni internazionali un modello multi-stakeholder per lo scambio del traffico internet nel bacino mediterraneo da nove soci fondatori: Eolo, Equinix Italia, Fastweb, Interoute, Italtel, MIX, SUPERNAP Italia, VueTel Italia e XMED.

Per la progettazione del data center di OHM a Carini (Palermo), attualmente in corso, si è aggiudicata il bando di gara la società di ingegneria integrata specializzata nella progettazione e realizzazione di infrastrutture tecnologiche complesse In-Site che ha seguito ogni aspetto del progetto.

Il data center sarà la prima sede tecnologica neutrale ed indipendente nel Sud Italia.

Progettando gli spazi di Open Hub Med, In-site ha realizzato un oggetto architettonico dalla forte valenza simbolica che, oltre ad accogliere sofisticate tecnologie, comunica l’identità di OHM, in particolare nella la Control Room nel Security Operation Center, gli ambienti dove l’uomo interagisce con la macchina, monitorandone il funzionamento.

Il briefing richiedeva una struttura scalabile, capace modificarsi per fasi successive e un approccio orientato al massimo risparmio energetico.

Gli spazi che costituiscono questa complessa infrastruttura tecnologica contengono enormi quantità di server sofisticatissimi, grandi macchine di refrigerazione e sistemi elettrici evoluti.

Il funzionamento di questi edifici è talmente complesso e integrato da avvicinarli a organismi viventi; al loro interno la distribuzione dei dati e, di conseguenza, quello delle energie e dei fluidi, si modifica di continuo, in una sincronia di processi che tendono alla massima efficienza ed al contenimento energetico.

Punto di forza di questo data center è una soluzione tecnica di tipo idronico. I due refrigeratori d’acqua (o chillers) assicurano semplicità di utilizzo ed economicità del processo, riducono la dispersione energetica e assicurano il miglior rendimento. La configurazione dell’impianto, inoltre, permetterà di rispettare i parametri di scalabilità, grazie all’utilizzo del Sistema UPS 2N+1.

Fonte: WOW Way Of Working