L’elemento distintivo dell'approccio progettuale è stata la capacità di innestare la continuità assoluta, l’alta efficienza e la possibilità della crescita modulare, in un contesto spaziale che diventa comunicativo in senso assoluto, quasi filosofico.
Realizzare il progetto di un Data Center all'interno di una chiesa sconsacrata costituisce una sfida affascinante ed unica che richiede un approccio innovativo aperto ad una visione umanistica, legata all'uomo ed al suo rapporto con le macchine.
Il Data Center, interconnesso alla rete di dorsale in fibra ottica di proprietà Asco TLC, riassume le migliori novità in termini di evoluzione tecnologica, conosciute oggi in ambito IT. La Server Farm, infatti, è stata progettata, realizzata e certificata secondo le specifiche TIER 3 di Uptime Institute, con un’accurata attenzione agli aspetti funzionali e prestazionali.
Un processo di rinnovamento e miglioramento tecnologico e impiantistico coinvolge il building Business Factory 1.
L’utilizzo di una delle tecnologie più all’avanguardia, permetterà un rinnovo della clientela e l’ingresso di un nuovo business di alto livello.
Progettare un Data Center significa trasporre in termini infrastrutturali requisiti informatici e tecnologici quali sicurezza fisica, controllo, ridondanza, business continuity, disaster recovery e metterle a disposizione degli utilizzatori. In un Data Center multi cliente, le esigenze non sono definite a priori; per questo la progettazione garantisce alti gradi di libertà nella suddivisione degli spazi.
Il Data Center di Ids & Unitelm è parte di un ampio e complesso processo di progettazione che ha coinvolto diverse sedi; è infatti iniziato con il progetto di un’infrastruttura altamente tecnologica localizzata all’interno di una chiesa sconsacrata nella sede di Padova, per poi concludersi e prendere forma all’interno del complesso edilizio dell’Istituto Centrale del Sostentamento del Clero (ICSC) a Roma.
Il nuovo Data Center è interconnesso alla dorsale di Lepida ed è stato progettato nell’attento rispetto delle necessità funzionali e prestazionali. La nuova infrastruttura fa parte della rete Lepida in Emilia-Romagna, insieme ai data center di Ravenna, Ferrara e Bologna.