L'Italia digitale riparte dal Sud: il traffico dati del Mediterraneo passerà dalla Sicilia

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6 LUGLIO 2020
Articolo Open Hub Med su Corriere Innovazione

La struttura

Il nuovo asset strategico per la digitalizzazione del Paese si trova in Sicilia, più precisamente a Carini, nell'area della città metropolitana di Palermo. Open Hub Med, consorzio di aziende già attive nel campo dell'innovazione e nato nel 2016, è un data center di circa mille metri quadrati che conoscerà presto un ampliamento nella struttura e nelle funzioni in vista di un rilancio digitale che dovrebbe caratterizzare il Mezzogiorno in epoca post-epidemia. Progettato da In-Site, società di ingegneria integrata specializzata nella progettazione delle infrastrutture complesse, il polo vuole essere un fulcro del traffico dati in Europa e nel Mediterraneo sfruttando la sua posizione strategica.

 

Le potenzialità

Con sei carrier nazionali, dieci fornitori di servizi internet locali, tre autostrade digitali terrestri (backhauling) l'Italia può essere così un ponte infrastrutturale con Asia, Medio Oriente e Nord Africa, grazie alla centralità geografica nell'area mediterranea, un punto di riferimento delle telecomunicazioni nazionali e internazionali, per la fornitura dei contenuti e i servizi cloud delle aziende nazionali. «Abbiamo velocizzato il processo di investimenti in infrastrutture in Sicilia e dalla Sicilia verso il Nord per un ecosistema digitale che copra l’intera Penisola», ha auspicato Valeria Rossi, presidente del polo tecnologico.

 

Effetto Covid-19

Per questa realtà è stato molto significativo l'impatto della pandemia, al di là della crisi economica generale che ha provocato. Gli effetti sono stati anche un vero e proprio boom registrato dallo smart working, dall'e-commerce e da tutti quei servizi che in una maggiore condivisione dei dati possono trovare solo giovamento, da qui la maggiore rilevanza di Open Hub Med. Il founder di In-Site e socio del consorzio Pietro Matteo Foglio è convinto sia il momento migliore per ampliare e rilanciare la "casa" dell'innovazione siciliana. «Come prima sede tecnologica neutrale e carrier-independent nel Sud Italia è il tempo di dare il massimo. Siamo di fronte a una convergenza di fattori senza precedenti che può solo favorire Open Hub Med, un polo del MIX, il più grande internet exchange italiano, partner di apparati e operatori tech, contenuti provider, imprese e pubblica amministrazione».

 

Ambizioni strategiche

Per i vertici del polo tecnologico, il bisogno di innovare è stato provato dall'emergenza sanitaria. La connessione efficace, la necessità di scambiare dati e informazioni, l'importanza di infrastrutture efficienti sono fattori che durante una pandemia possono fare la differenza fra la vita e la morte, anche nel mettere in collegamento diverse realtà, non solo locali e nazionali, ma anche internazionali. Questi obiettivi possono essere conseguiti attraverso realtà innovative come Open Hub Med, studiato simmetricamente nella sua struttura e già all'avanguardia anche dal punto di vista dell'efficienza energetica. Un potenziale da incoraggiare per intercettare quelle che sono le tratte anche dei punti di atterraggio dei cavi sottomarini in Sicilia, con il resto d'Europa. Il momento favorevole di rilancio che può finalmente partire dal Sud Italia.

 

Fonte: Corriere Innovazione